9 dic 2014

Bionda per Caso


Non è un caso e nemmeno un miracolo: semplicemente ci son nata. Ed è da una vita (la mia!) che abbozzo un sorriso, a volte ironico, a volte di circostanza, a volte di "vaffa cortese", quando ascolto i luoghi comuni sulle bionde. Poi mi sono chiesta: ma perché così tante more spendono tempo e soldi per farsi bionde? Forse per mimetizzarsi? Forse per sfuggire alla (presunta) superiorità intellettuale che viene loro appioppata dalla società e sentirsi, una volta ogni tanto, semplicemente DONNE?

Questa dovrebbe rappresentare la mia presentazione o dichiarazione d'intenti, ma vorrei evitare di immaginarmi in un cerchio attorniata da estranei che mi guardano come se fossi un'aliena. O immaginare il mio interlocutore nudo, giusto per attenuare la tensione. Chi lo dice che si attenua??
 Sì, meglio evitare lo scenario da "terapia di gruppo". Il mio scopo non è quello.
Alterno visioni alla Bridget Jones a movenze felpate degne di Catwoman. Ah, tanto per la cronaca, il nero mi delinea, ma sotto il latex preferisco ancora i "rassicuranti" mutandoni.
Il mio mantra oscilla dal THINK POSITIVE al MA ANDO' VAI??, anche se poi alla fine mi affido alla saggezza tibetana degli amici, che rappresentano sempre il mio porto a cui attraccare durante gli tsunami della mia anima.


Questo spazio è un'opportunità per me e per chi leggerà: un'opportunità per sfidare me stessa e le mie convinzioni, oltre all'odiata timidezza (un po’ come fanno gli attori con la recitazione), scrivendo pensieri, riflessioni semiserie, ironizzando sulla complessità della vita moderna. Un'opportunità per voi, donne (o ragazze) che vi ritenete comuni, ma che in realtà siete "speciali", che reprimete la vostra femminilità, sacrificandola e schiacciandola sotto il peso della routine quotidiana e sprofondate tra gli enormi cuscini del divano a causa dello spot delle alghe GUAM o di quello di Intimissimi.
Perché, IO CONOSCO il percorso mentale che conduce ad innamorarsi follemente del divano e del gambaletto antistupro.
Torniamo ad essere NOI stesse, e non QUELLE che gli altri vorrebbero! Semplicemente noi, con le nostre fragilità come punto di forza e la nostra autoironia in borsa!
Riprendiamo i nostri sogni, apriamo quei cassetti, sfondiamo gli armadi in cui li abbiamo relegati, soffiamo via la polvere. Impariamo a sognare, ragazze!
Facciamo pace con lo specchio e mostriamo le nostre vere personalità. Giochiamo al "vedo-non-vedo" con le nostre emozioni più profonde.
Non salveremo il mondo, ma di certo ci sembrerà di averlo conquistato!

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