9 dic 2014

“Aveva un cervello prima di innamorarsi”


E’ da questo semplice quanto mai elementare concetto che é iniziata la mia rehab.

No, no, nulla a che vedere con quel genere di rehab, ovvero sesso, droga o rock ‘n roll. Mi riferisco a quella singolare circostanza, a quel giorno qualsiasi dai tratti neutri, in cui all'improvviso t’imbatti nell’Amore vero, il solo ed unico in grado di travolgerti peggio di una mega svendita da D&G.
Ebbene sì, l’Amore è beffardo, astuto: non avvisa, non spedisce depliant a casa, non invia sms promozionali, non riveste i muri della città con gigantografie invitanti e subliminali. 
No, nulla di tutto ciò! E’ un serpente che striscia e s’insinua nel proprio inconscio, in quella parte di noi che anela quel momento.

L’Amore è ironico: perché si presenta in quella fase della vita in cui decidi di voltar pagina, di scrivere un nuovo capitolo, di cercare quella “svolta” epocale che porta a gridare al mondo: “Io ci sono!”.
Oh certo! Si svolta, sì, ma nel vicolo sbagliato, mangiando “cuori di panna”, scarabocchiando iniziali confuse assieme a mille cuori, e come soundtrack a questo scenario da favola una melodia di arpe, violini e campanellini.

Ci si illude di essere immuni a tutte le baggianate romantiche: quali, cene a lume di candela, biglietti sdolcinati, telefonate smielose ed interminabili. Immuni inoltre a tutti quei nomignoli oltraggiosi rivolti ai rispettivi partner ed al suono della propria voce che si deforma, assomigliando sempre più a quella di un Teletubbies! 
Ed è qui che si è più vulnerabile, quando si è così snob da concedersi un sorriso di scherno verso chi dall’oggi al domani passa dai Metallica all’ascolto di tutta la discografia della Pausini. Perché nessuno è in grado di spiegare quali siano i primi segnali che conducono verso l’inevitabile. Farfalle nello stomaco? Roba da naturalisti! Inappetenza? Con me non ha funzionato! Pensiero fisso e costante? Metamorfosi in potenziale soggetto ossessivo. Altalena umorale che trasporta dal paradiso all'inferno in meno di un nano secondo? Sindrome premestruale o astinenza forzata dalla Nutella.

Ficchiamocelo in testa: non esiste un protocollo unico. Per ognuno l’Amore è differente e personalizzato. Ma qualche zona d’ombra in comune si trova: vedi i limiti alla propria individualità a beneficio di un noi; i compromessi con il dentifricio schiacciato a metà; ritrovarti d’improvviso a guardare una partita di calcio e tenersi per mano per le vie del centro naturalmente  protagonisti de “Il Tempo delle mele”.

Ma l’Amore è altresì competente: sostituisce il più bravo degli psicanalisti. Sì, perché i tormenti ad esso collegati, le ansie che ti regala, unite alla gioia sconfinata che si prova per qualunque cosa, sia essa umana, vegetale o animale, purché vivente, offrono la possibilità di analizzarsi nel profondo. S’impara presto a sfidare se stessi; a guardarsi allo specchio e riscoprirsi cambiati (in meglio o in peggio, questo é opinabile!); ed infine ad affrontare nuove insicurezze e vecchie contraddizioni.

Ci s’innamora ed è per sempre, o così perlomeno ci s’illude.
Un’illusione che nasce e cresce come quando, dopo la prima grande discussione gli volti le spalle e senza più degnarlo di uno sguardo, lo pianti in asso come farebbe una vera stronza. Quanto dura, eh? Comprendi di essere letteralmente fottuta, nell'attimo stesso in cui giri l’angolo e speri che lui ti corra dietro come in quei dannati film oppure fissi con occhi supplichevoli il cellulare in attesa che lui si faccia vivo. E lo scorrere del tempo in quegli istanti è davvero infinito: secondi, minuti, ore scandite dalle immagini della tua vita passata e dal sottoscrivere le tue ultime volontà.






Poi....
all'improvviso, svaniscono i violini ed un’irrefrenabile nausea ti coglie alla vista di tutto ciò che è a forma di cuore. La Pausini, diventata afona nel frattempo, cede il posto ai Red Hot Chili Peppers. E sul cuscino accanto al tuo, ecco rispuntare il tuo cervello: poveretto, aveva scelto di prendersi una “pausa di riflessione” . I post it con frasi trite e ritrite degne dei “peggiori” Baci Perugina erano diventati insostenibili: un po’ come la kryptonite per Superman.

Si guarisce dal primo Amore, tanto da riporre gli spilloni e la bambolina voodoo con la foto appiccicata dell’ex. Via anche quell’espressione funerea dal viso. Le storie finiscono ed i sentimenti muoiono. Sì, accade, prendiamone atto!
Ora riesco pure a provare indifferenza verso gli innamorati pubblici; niente più anatemi contro le loro effusioni. Altre volte invece li osservo e provo una leggera invidia. Ma mi basta alzare gli occhi al cielo, sorridere e pensare ad Oscar Wilde: Amare se stessi è l’inizio di un idillio lungo una vita! ”.

I campanellini e le arpe intonano la loro ben nota melodia e comprendo che l’Amore è tornato: sì, quello per ME STESSA.



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