10 dic 2014

Gli Uomini preferiscono le tonde con la D



Facciamo un test: oltre al blocco della carta di credito, qual è la cosa che più terrorizza le donne? Quella che solo a pronunciarne il nome le fa sudare freddo, distorcendo il viso come il protagonista de L’Urlo di Munch?

Tenetevi forte, sacchetto per l’iperventilazione pronto all’uso: la Bilancia
Non esiste nessun altro oggetto donato alla donna di incommensurabile crudeltà: l’unico che resiste ai cambiamenti tecnologici, ai mutamenti meteorologici ed alle crisi economiche.
Altro che mostri sotto il letto, cessioni consenzienti al lupo cattivo, settimane intere con l’uomo nero: il vero terrore lo viviamo tutte le volte che ci tocca salire su quel gradino. 
E’ in quegli attimi che subentra il senso di colpa per quel cioccolatino perfido ingoiato la sera precedente; così come essere colte dal panico non appena si parla di prova costume; oppure il senso di vuoto e di tristezza che possiede un gambo di sedano, deglutito come pranzo o cena. 
Tutte sfaccettature che rappresentano solo la punta di un iceberg dell’eterna ed estenuante lotta per chi come me cerca da sempre un compromesso fra quell’attrezzo infernale ed un bombolone alla crema.

Ma poi perché non possiamo scegliere d’ingrassare? 
Facile ed intuibile, direi. Perché noi donne del Terzo Millennio abbiamo barattato la nostra libertà per conformarci ai diktat che la moda e la società impongono, divenendo schiave e vittime di una maledizione legata alla taglia 38. Per completezza d’informazione, io l’ho indossata fino ai quattordici anni: sì, ma di scarpe!

Magra, devi essere magra!”. Ecco l’unica regola a cui obbediamo morbosamente e meticolosamente tanto da avere allenato l’occhio a riconoscere quei chili in più ancor prima di aver riscaldato l’ago della bilancia. E ciò perché il grasso è nella nostra mente. Noi siamo affette da cellulite cerebrale, un morbo che vive nel nostro cervello e si nutre dei nostri pensieri, delle nostre nevrosi, nonché delle piccole delusioni giornaliere. E quando tale mostro non da il benché minimo segno di cedimento o di resa, ecco che siamo pronte a nuove imprecazioni in aramaico. 

Poi un giorno, l’autostima subisce un’impennata fuori controllo e vengo colta da un irrefrenabile desiderio di ballare ed agitare i cuscinetti peggio di Shakira. E la ragione di ciò è la lettura di un articolo che fa bella mostra di sé su uno dei tanti fashion magazine che popolano casa mia, il cui titolo recita così: 

Le donne curvy sono più intelligenti delle donne magre

Vi rendete conto dell’importanza di questa semplice affermazione? 
Noi, povere mortali, rivalutate e rivendicate da un gruppo di studiosi americani, per l’esattezza dell’Università di Pittsburgh e Santa Barbara in California, la cui ricerca, condotta su un campione di sedicimila donne (e mica poche!) ha prodotto questo risultato singolare. Secondo i test a cui è stato sottoposto il manipolo di donne, si è dimostrato che i soggetti con un marcato distacco fra la circonferenza dei fianchi e quella della vita ottenevano il punteggio più alto. 
Da ciò consegue che il rapporto ideale fra le due circonferenze dev’essere compreso fra 0.6 - 0.7. In sostanza, la larghezza dei fianchi rispetto alla vita più stretta è direttamente proporzionale allo sviluppo cerebrale. Inoltre, gli acidi grassi che rivestono il grasso localizzato su fianchi e cosce, i cosiddetti Omega 3, si riproducono in misura maggiore nelle donne over size, tanto da poter generare figli con attitudini intellettive piuttosto elevate.

Sull’onda dell’entusiasmo incomincio ad accennare due ancate alla Beyonce, emulando la coreografia del video Single Ladies ed evitando miracolosamente di lussarmi il bacino. Con un sorriso simile a quello di Tom quando ha tra le grinfie Jerry, leggo che la ricerca in questione ha anche evidenziato che il 45% degli uomini, di età compresa tra i 25-45 anni, apprezza le donne curvy, ritenendole molto affascinanti.

Capito, mie care amiche? Le magre non attizzano

All’improvviso capisco cosa vuol dire “galleggiare in un brodo di giuggiole” ed ho voglia di abbracciare l’intera equipe americana che ha realizzato tale studio.
Mi preme sottolineare, nella mia veste di femmina curvy forever, che le persone con un ottimo equilibrio tra cibo e corpo amo definirle: i buongustai del sesso
Gustare, assaporare, deliziare sono tutte azioni che rimandano a quel tipo di erotismo che puoi trovare in una buona tavola. E non solo. Provocare, attraverso il cibo, ostentare il piacere del palato, possono letteralmente mandare fuori di testa un uomo (o una donna).

 D’altronde, non vi provoca eccitanti brividi lungo la schiena se Lui o Lei vi sussurra: “Ho voglia di mangiarti…” ? Assicuratevi prima, però, che non sia fan di Hannibal Lecter.

Un po’ di attenzione, però! 
Tutto ciò non significa che possiamo sfondarci a nostro piacimento di Nutella e maritozzi. L’adozione di uno stile di vita sano che sappia legare armonicamente corpo e psiche non va trascurata. Al bando dunque le diete assurde e la pratica sportiva degna di un Navy Seal americano.

Il mio pensiero (f)utile di questa settimana è quello di non dimenticare mai che l’ironia resta l’arma più seducente che una femmina può utilizzare per far capitolare il maschio di turno. 
Pertanto, riappacifichiamoci con il nostro senso estetico; smettiamola di oscurare gli specchi di casa e sorridiamo con intelligenza dei nostri inestetismi, trasformandoli in punti di forza. Non rincorriamo solo quell’ideale di donna che cercano gli uomini. Ma diventiamo quella donna che le altre vorrebbero essere.


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