13 dic 2014

Le verità Mascherate


Si dice che per conoscere la verità, uno debba ascoltare due bugiardi.
Solo due? No, perché io avrei davvero l’imbarazzo della scelta.
Non ho un carattere facile, lo ammetto, e tra i miei peggior difetti c’è sempre stata una certa nota di diffidenza e se per alcuni ciò ha rappresentato un’imperfezione, al contrario, io l’ho sempre considerata un punto di forza.  Un vantaggio che, in molte occasioni, mi ha messa in guardia contro i “furbetti”.

Senza irritare i maschietti, ci tengo a precisare che nella tipologia suindicata rientrano anche le “furbette”, perché ormai la parità femminile l’abbiamo conquistata non più sulla necessità di costruire la menzogna, ma sulla libertà di  formulare  apertamente delle sane e consapevoli balle.


Uno dei primi insegnamenti appresi con l’esperienza riguarda la capacità di osservare, con una vena di sospetto, tutti quei soggetti che sostengono con fermezza di dire sempre la verità, nient’altro che la verità, lo giuro!
Chiariamo una cosa una volta per tutte: è matematicamente impossibile non aver mai pronunciato una piccola bugia di convenienza, di cortesia o anche solo di benevolenza, in barba alle maledizioni sulle gambe corte o alle deformazioni nasali.
            Volete che vi sveli come gestire in maniera appropriata un bugiardo incallito ed impenitente? Accomodatevi pure. Ecco la dritta: non esistono metodi infallibili per sconfiggere Pinocchio. E non illudetevi: voi non siete la Fata Turchina. Infatti, il vero bugiardo può abbagliarvi con la storiella che, una volta incontrata la persona giusta, cesserà questa insana abitudine. Forse dice la verità. Forse. Ma nessuno potrà impedire al dubbio di insinuarsi. Lo ha fatto più di una volta, perché non ripetere?

Ehi, non distraetevi: questo è un discorso valido per entrambi i sessi.
Non vedo differenze, se non una sottile particolarità, e cioè che noi donne siam capaci di mentire guardando negli occhi. Uh, per favore, non scandalizzatevi e non formulate anatemi contro la sottoscritta.
Vi rinfresco la memoria: 
a) mentiamo all’occorrenza;
b) mentiamo per far carriera;
c) mentiamo sulla taglia;
d) mentiamo sull’età;
e) mentiamo per amore;
f) mentiamo sul cibo; e, dulcis in fundo, 
g) mentiamo sul sesso.
E lo facciamo con stile ed eleganza: siamo le regine delle frittate rivoltate! Ricicliamo spesso le scuse usate dagli uomini, ma la nostra innata creatività le rendono mille volte più originali.

Fondamentalmente, uomini e donne si scambiano reciproche bugie con la stessa cadenza temporale.
Tuttavia, le più divertenti ma anche le più sgamabili, si reperiscono via web. Da questo punto di vista, i social poi sono un vivaio prolifico. Infatti, non è inusuale imbattersi in soggetti che nascosti dietro uno schermo si lasciano travolgere dal momento, dalla situazione, e liberino il loro desiderio di apparire piuttosto che la loro volontà di essere.
Un esempio? Quando incappate in una donna che si definisce “prosperosa”, sappiate che l’aggettivo potrebbe esser utilizzato dalla signora in maniera impropria. Se tentenna e prende tempo per accordarvi un appuntamento, allora state pur certi che si sta sottoponendo ad un digiuno forzato in previsione del tête-à-tête.
I miei preferiti comunque sono gli uomini sposati perennemente in crisi con la moglie oppure quelli che premono affinché avvenga il famigerato ed atteso incontro: il “voglio vederti” solitamente corrisponde vediamo se mi attizzi abbastanza e se me la dai, perché in caso contrario si procede con: avanti un’altra!
Ma la palma d’oro va a coloro che ti rifilano la solita cantilena, basata sul ho da poco chiuso una storia importante e per ora non cerco altre relazioni. Sostanzialmente, usano questa lagna da almeno dieci anni, sono alla ricerca del sesso senza impegno e nutrire false speranze, ritenendosi l’eccezione, non servirà a far loro cambiare opinione.

Detto ciò, non demoralizzatevi: a volte si trovano anche persone che riescono a mostrarsi nel virtuale così come sono nella realtà di tutti i giorni. Rarità, ma esistono. Le generalizzazioni in fondo sono spesso sfruttate per poi essere smentite, o almeno si spera.
La verità è che le bugie sono socialmente accettate e se un tempo l’approccio alla menzogna si basava (per gli uomini) sul nascondere le cattive abitudini o (nel caso delle donne) i sentimenti, oggi possiamo vantare uno scambio di ruoli prossimo alla comicità, dove è piuttosto facile mentire sul collega bono per rasserenare il proprio partner, asserendo un lapidario è gay!” oppure, recuperare un momentaneo attimo di angoscia, con il classico “sei dimagrita!”.

Sparare balle è strategico, ma solo se è una tantum, altrimenti accade come con le ciliegie: una tira l’altra. Dopotutto, è complicato reggere il peso di un groviglio menzognero: occorre memoria ed allenamento.
Ecco, la ragione per cui alle bugie preferisco le omissioni di verità: garantiscono la mia indipendenza e salvaguardano la mia psiche.

Ma quante bugie si dicono per troncare una relazione? E quante ancora avalliamo per renderci più interessanti e conquistare chi ci attrae? INFINITE!

Adesso, parte il gioco del ce l’ho-mi manca, che consiste nell’elencarvi le scuse più comuni impiegate indistintamente da uomini e donne. NON SI VINCE NULLA: patti chiari ed amicizia lunga.

1.     Mi serve una pausa di riflessione: è frequentemente preceduta da motivazioni legate ad una pseudo confusione mentale e serve per porre  the end alla storia.
2.     Ho paura di legarmi: spesso si fingono individui tormentati e dalla grande complessità, ma amanti dei viaggi della speranza, ovvero si legano a persone geograficamente distanti e tessono  storie assurde.
3.     Amore sei troppo per me (variante: Il problema non sei tu, sono io): forse questa è quella che paradossalmente è più sincera di tante altre. Chi la pronuncia ammette la sua incapacità a voler investire in un rapporto e a migliorarsi.
4.     Non voglio rovinare la nostra amicizia: che tradotto vuol semplicemente dire “non mi attrai e mettiti l’anima in pace!”. Molto femminile.
5.     Cambierò: la scusa di chi è disperato e non vuol perdere qualcuno a cui tiene. Il miracolo potrebbe accadere, ma le statistiche della sfiga affermano il contrario. Molto maschile.
6.     No, amore non sei ingrassata, assolutamente:  sostenuta da chi è preda del terrore più nero. Quindi, è detta per sopravvivenza. Non attendibile.
7.     Il sesso non mi interessa: ma quale uomo sano di mente potrebbe mai dichiarare una frase del genere?! La realtà è che gli garba, eccome, solo che vuol dare un’immagine diversa, fingendosi appunto un altro. Se ad affermarlo è una Lei, beh, allora il messaggio è un altro: non ho voglia di far sesso con TE.

In conclusione: non fermatevi alla superficie. Imparate a guardare dentro una bugia, perché in essa potreste scorgere molte verità nascoste, più di quante mai ne potreste ottenere da chi si definisce sincero

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