13 dic 2014

ZOMBIE...(a volte ritornano)


Sta a vedere che dopo la cinematografia porno, mi parla anche dei film horror!”

Lo so che, leggendo il titolo, la vostra mente è stata attraversata da questo pensiero fugace. Purtroppo gli zombie a cui mi riferisco non sono le inquietanti creature che, ricomparendo dal regno dei morti, inseguono quella  sagace ed astuta donzelletta che, improvvisamente, viene colta dall’irrefrenabile desiderio di passeggiare alle due di notte in un bosco sperduto in un luogo non precisato. Da SOLA! Un vero genio!

            Oddio, anche i miei morti viventi ritornano e spesso non è un rientro che lascia indenni o indifferenti.

Pronti per affrontare il capitolo degli EX?

Anche se, rimango dell’opinione che non esista mai un momento buono per sostenere un ex. Dopotutto, ti senti come la tizia nel bosco: se gli zombie ti assalgono è perché te la sei cercata! Perché gli ex, in quanto defunti (metaforicamente, parlando, eh!), non dovrebbero riemergere dal terreno in cui li hai sotterrati anni prima. Eh no! E allora come mai le misure a tutela del loro non-ritorno non sembrano efficaci? Semplice, continui a nutrirli attraverso quel sentimento vivo che non si spegne mai oppure attraverso quel senso di colpa che permane dopo ogni rottura e che difficilmente si scrolla via.
E’ tuttora un mistero irrisolto comprendere la ragione per la quale un ex riaffiori dalle nebbie del passato. Nostalgia? Desiderio di mettere KO il tuo fragile equilibrio? Ingenuità nel credere che si possa essere amici dopo una relazione? Breve parentesi: quest’ultima motivazione è del tutto femminile. Ebbene sì, siamo dannatamente convinte di poter gestire un’amicizia con il proprio ex. Ma perché mai ci creiamo queste malsane idee in testa? Su, forza: facciamo onestamente la conta di quanti ex si possano definire veramente Amici. Uno, due.... Nessuno! Questa è la verità! Arriviamo a costruire questa fantasia horror pur consapevoli di essere le responsabili di quel “basta, è finita. Non ti amo più!”. Colpevoli di aver proseguito dritte come un treno, pronunciando con risolutezza quelle parole. E poi, in alcuni casi, restiamo come inebetite se, dopo tutto ciò, dall’altra parte, alla richiesta di un rapporto amichevole, ci viene rifilato un civile quanto mai distaccato “no, grazie”.

E sgrani anche gli occhioni! Non hai ancora capito che probabilmente Lui è meno sadico di te? L’uomo avrà pure mille difetti (come la donna) ma è un individuo disincantato rispetto a Lei: perché dovrebbe riprendere i contatti con una persona che gli ha causato del dolore? Tu sei la ragione per cui è sceso in strada ed ha festeggiato come durante i Mondiali del 2006. Sei la stessa donna per la quale ha applicato scrupolosamente ogni tecnica alla C.S.I. per cancellare qualunque traccia del tuo passaggio nella sua vita. Il suo cervello elabora semplicemente quest’assioma: Lei è il male = vada retro.

Non esiste alcun beneficio nella prepotente comparsa di un fantasma: è solo un’oscura perversione a cui concedi spazio in un momento particolare della tua vita, sia che tu sia single e sia che tu non lo sia. Nel primo caso, sei un ottimista a cui piace il cibo riscaldato; fai parte del partito della seconda chance ed ami i colpi di scena. Buona Fortuna! Nel secondo caso, invece, lo zombie svolge tre azioni premeditate: 1) istruttiva - ti fa comprendere l’importanza o meno della persona che ti sta accanto; 2) distruttiva – qualora esista la consapevolezza che la pratica del “chiodo scaccia chiodo” si è rivelata disastrosa e ti ritrovi dunque a porre fine alla storia in corso; 3) costruttiva – credi a questo punto di poter riscrivere un nuovo capitolo con l’ex e ci credi talmente tanto che erigi le fondamenta sul dolore della persona che ti lasci alle spalle.


Nulla è salvabile in un rapporto fra ex. Tenetevelo a mente. I distacchi definitivi vanno accettati perché concedono spazio ad altro. Le sliding doors vanno ignorate così come non vanno ascoltate le vocine insinuanti che sussurrano e se avessi scelto Lui/Lei?! Chiudete quello spiraglio prima che lo zombie vi faccia la festa.
Non è raro accorgersi di come tali situazioni spesso si generino all’interno di rapporti consumati dagli anni e dominati dalla routine. A volte sembra quasi che sia il destino a dirigere le operazioni o, più, probabilmente questo è l’alibi che ci raccontiamo quando, cazzeggiando su Facebook (uno a caso, eh!), c’imbattiamo casualmente in nomi che avremmo dovuto scordare. E ci ritroviamo invece a fantasticare in vecchie storie, vissute in momenti sbagliati e mai completamente “compiute”.

Lentamente l’intruso (o zombie) risorge dai meandri del passato, nonostante abbia avuto la sua occasione e l’abbia persa. E’ da qui che si aziona la trappola. Si resta ingabbiati in quell’oblio in cui vorticano sentimenti ed emozioni che nel 101% dei casi sfociano solo in fuoco e fiamme fra le lenzuola. Così tra sesso e passione ci s’interroga su chi si sia arreso per primo nella storia, languidamente cullati dal ritornello nostalgico rifilato per l’occasione: “ti ho sempre amato/a più di tutte/i”. Siete fottuti! Ecco il segnale: lo zombie si sta nutrendo della vostra materia grigia e se la gode! Finiamola di giocare con i morti viventi. Non abbiamo il fascino glamour di Dylan Dog.

Quando si pone fine ad una relazione, non si torna indietro. Gli ex non vanno riciclati. Guardatevi allo specchio e con onestà domandatevi se l’immagine riflessa vi soddisfa. E’ quello che mi son chiesta io dopo l’ultima esperienza. Nonostante gli sforzi fatti, si arriva sempre all’unica conclusione plausibile: il gioco non vale la candela.
Quel treno è già passato ed il viaggio ha sicuramente lasciato un segno: piccole e grandi istantanee che hanno esaurito il loro racconto e, riguardandole ora, si scorgono emozioni abbandonate ad un passato che tale dovrebbe rimanere.
Gli ex sono come i vestiti fuori moda. Non ce la fai mai a sbarazzartene per davvero. Li puoi rimettere addosso per una sera soltanto. Anche tutta una notte se hai freddo. Basterà  per consolarti ma anche per accorgerti che purtroppo sono tristemente e irrimediabilmente passati di moda." Parola di Luciana Littizzetto. 

Come darle torto?!

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