5 gen 2015

A.A.A. Fittasi Marito


Oscar Wilde, nella sua infinita ironia e saggezza, dichiarò che “il marito ideale rimane celibe”. E questa credo che sia una di quelle riflessioni a cui saranno giunti un po’ tutti gli uomini, a cui le rispettive compagne rimproverano una certa negligenza nei cosiddetti “lavori domestici”.
            Quanto avrà sbuffato Lui ascoltando i predicozzi e le lamentele di Lei per quella mensola un po’ penzolante? E quante volte Lei avrà alzato gli occhi al cielo spazientita per quel tubo gocciolante che Lui si rifiuta di riparare? Bah, ho l’impressione che di un simile conteggio se ne siano perse le tracce.

            Amiche, ma soprattutto, amici uomini, sappiate che da oggi esiste un modo per ritrovare la serenità di coppia, senza dover ricorrere al terapista o a Rocco Siffredi. Ebbene sì, esiste una soluzione vantaggiosa e piuttosto economica per porre fine alle piccole beghe domestiche: basta affittare un marito.

            Calma, donne, calma! Vi assicuro di non essere impazzita e vi pregherei di scartare immediatamente l’idea che vi è balzata in testa: ossia di rottamare il vostro partner con uno magari più efficiente. Non vorrete mica farmi credere di esservi accoppiate perché vi serviva un Manny Tuttofare o una Martha Stewart in versione maschile?!
Dai, su, cerchiamo di essere onesti: esistono uomini incapaci di utilizzare un paio di pinze o di comprendere bene la differenza che intercorre tra un piede di porco ed un pappagallo, senza per questo chiedere un consulto veterinario. Quindi, signori maschietti tirate un sospiro di sollievo, i tempi cupi son finiti. E’ sufficiente collegarvi al sito www.maritoinaffitto.it e scegliere in base alla localizzazione geografica l’uomo che fa al caso vostro. Un ventaglio variegato di 90 tuttofare, rigorosamente family man, onde evitare spiacevoli equivoci e piccole confusioni con siti di tutt’altro genere.
L’idea di diffondere il marchio in franchising anche in Italia parte da Giampiero Cerizza. Sin dal lontano 2007,  l’oculato imprenditore monzese riuscì a cogliere un’esigenza sempre più crescente non solo tra le donne, single e non, ma anche e soprattutto tra gli uomini. Infatti, rivolgendosi a questo tipo di agenzie, i signori maschi archiviano definitivamente la prospettiva di futili discussioni, a causa di un armadio da montare o di una batteria d’auto da installare, assicurandosi in tal modo la pace in famiglia tramite una ragionevole tariffa oraria (20-30 euro).

           
La media delle chiamate è davvero notevole, circa duecento settimanali. E gli interventi spaziano dai classici lavoretti domestici, quali l’installazione delle prese elettriche, l’imbiancatura di pareti, il montaggio di mobiletti pensili, ecc., ad interventi assolutamente fuori dall’ambito casalingo: per esempio (udite, udite), la sostituzione di una ruota bucata. Rapidità ed efficienza diventano così le parole d’ordine di una nuova professione trasformatisi in una manciata di mesi in un vero e proprio fenomeno sociale.
            Incuriosita dalle informazioni in mio possesso, ho deciso di contattare il "mio marito in affitto" più vicino. Volevo capire in maniera più approfondita come tutto ciò si fosse mescolato ed integrato con la realtà tendenzialmente diffidente della mia Terronia. E così sono entrata in contatto con Paolo, il quale con molta disponibilità si è sottoposto alla sfilza di domande incalzanti.
La sua storia probabilmente non è poi così dissimile da tutti gli altri mariti in affitto. Paolo ha un passato da geometra e da imprenditore con un’esperienza ultradecennale nel settore costruzione e ristrutturazione immobiliare sia di natura pubblica che privata. Sfortunatamente la sua azienda non è stata risparmiata dall’ombra nera della crisi economica e pur vantando numerosi crediti presso diverse amministrazioni locali, Paolo ha dovuto chiudere i battenti. Da uomo intelligente ha messo da parte rabbia e delusione e le ha trasformate in caparbietà, al punto di “riciclarsi” professionalmente.
Dopotutto, la vita continua ad andare avanti, proprio come le tasse e le bollette che inevitabilmente non restano in stand by. E Paolo lo sa bene: si ritrova così a leggere diversi articoli riguardanti la nuova figura lavorativa e, dopo aver appurato di possedere i requisiti necessari, decide di catapultarsi in questa avventura. Con una considerevole scorta di buona volontà, mescolata allo spirito giusto, Paolo crea la sua agenzia personale (Cosenza Servizi) ed entra finalmente a far parte della rete dei mariti ad ore, mettendo a disposizione i suoi servigi.

E’ inutile nascondervi che, durante l’intervista, resto piacevolmente sorpresa dalla percezione di un entusiasmo ed una positività riscoperti: due caratteristiche che oggi come oggi non dovrebbero esser assolutamente sottovalutate, specie se ci si ritrova a stilar confronti su un tema così caldo, quale il lavoro. Persone così rappresentano un tesoro da preservare, soprattutto in un’epoca (quale quella attuale) dove la recessione ed il malessere sociale dominano incontrastati.
Me ne convinco sempre più. E tale convinzione si rafforza laddove Paolo mi elenca alcuni tra i vantaggi della nuova professione, ovvero la possibilità di incontrare e conoscere tanta gente ed in particolare la bizzarra circostanza che, a fine servizio, venga pagato subito senz’alcun rimando. Un’abitudine che di recente è  desaparecida da molti ambiti.
            Più mi addentro nel suo racconto e più mi rendo conto che le parole in esso contenute sono frutto di un perfetto equilibrio tra ottimismo e cautela: infatti questo marito in affitto calabrese è pienamente consapevole di dover faticare il doppio rispetto ad un collega lombardo, in quanto la terra in cui opera non è sempre benevola verso mentalità così imprenditoriali ed intraprendenti. Tuttavia lo scetticismo viene controbilanciato da una curiosità che porta ad informare, a chiedere, ad incoraggiare i potenziali clienti.
 “Nonostante le evidenti difficoltà, ce la sto mettendo tutta. Le persone, che mi hanno contattato, hanno molto apprezzato non solo i lavori eseguiti, ma la politica aziendale scelta, principalmente impostata sul pronto intervento, dove il costo della chiamata è pari a zero”. C’è una punta di soddisfazione in quest’ultima frase, trasformatasi poi in velato sarcasmo:  “Quanti tecnici oggi possono permettersi di rinunciare ad una simile spesa aggiuntiva, divenuta ormai una vera e propria pretesa?”.
 Quali sono i punti di forza della Cosenza Servizi? Paolo non ha dubbi: “Un tariffario trasparente e la possibilità di redigere preventivi gratuiti per lavori più impegnativi”.  - Vi sembra roba da poco?! - aggiungo io.

Ignorando l’ironia e la retorica che il termine "marito in affitto" può suscitare, c’è da sottolineare come tale franchising abbia agevolato nella sua semplicità l’incontro tra domanda ed offerta, ma soprattutto per aver fornito delle alternative a chi, a causa di una prolungata saturazione nel mercato del lavoro, abbia saputo reinventarsi a livello professionale. Per diventare un marito ad ore, infatti, non ci sono limiti di età e non necessariamente bisogna esser disoccupati. Si può svolgere tale attività anche solo per arrotondare le proprie entrate mensili.
Affidabilità e pratica nel faidate sono le uniche competenze richieste. Riflettendoci su, queste ultime si configurano per il cliente come delle garanzie inossidabili; inoltre il soggetto che usufruisce del servizio può avvalersi di una struttura 2.0 decisamente consolidata.
Anche l’aspetto riguardante il marketing non è lasciato al caso. Molti di questi operatori ad ore possono difatti vantare un sito web personale, pagine facebook ad hoc, locandine affisse ed una capillare azione di volantinaggio. Infine, come dimenticare le straordinarie potenzialità insite nel tradizionale, ma sempre attivo, passaparola? Persino i sanpietrini delle città sono coscienti che un cliente soddisfatto è sinonimo di successo, ma soprattutto è la migliore pubblicità a costo zero a cui un imprenditore possa aspirare.
Al riguardo, il grande Henry Ford sosteneva che il mancato investimento in comunicazione, al solo scopo di risparmiare una considerevole somma di denaro, equivaleva ad illudersi di fermare l’orologio per risparmiare sul tempo.
Nonostante la mia natura da bastian contrario, ammetto di aver rinunciato a contraddirlo!

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