28 gen 2015

BEX: da EX a BEST FRIEND (?)

           
Avviso i miei lettori che il presente articolo nasce a seguito di un sogno, fatto dalla sottoscritta un paio di notti fa, in maniera del tutto anomala e decisamente bislacca. Non allarmatevi, non si tratta di visioni oniriche riguardanti né la Madonna e né la Fatina delle blogger.

13 gen 2015

Un orgasmo da OSCAR!

Parliamo di sesso. Ho ottenuto la vostra attenzione, vero? Dopotutto, son parecchi mesi che non tocco l’argomento e ne sento un po’ la mancanza.
In realtà, devo distrarmi ed ignorare con la sola forza del pensiero la presenza, a pochi passi da me, di un barattolo lussurioso e golosamente pericoloso di Nutella. Quindi, massima concentrazione su un argomento allettante e quanto mai interessante, per alcuni o alcune un tantino scomodo: ovvero perché le donne fingono l’orgasmo?!

Maledetta Primavera


E’ ufficiale: odio la primavera!
Non appena ne vedo un piccolo accenno in giro, la vena sulla mia tempia inizia a pulsare, facendo scattare in me l’istinto incendiario o il desiderio smisurato di trasformarmi in Edward Mani di forbice ed avventarmi senza pietà sul ciliegio in fiore o, in alternativa, sul tulipano appena sbocciato in giardino. Vorrei persino incenerire con un solo sguardo il passerotto dalle movenze languide che saltella sul balcone della mia cucina. 
Lo ammetto: soffro di un’atipica forma di intolleranza verso tutto ciò che rientra nell'accezione Bella Stagione.

9 gen 2015

Quando l'uomo ideale ....è in SALDO!

Francamente, alla leggenda e metropolitana ma molto americana, secondo la quale una single possiede maggiori possibilità di incontrare un single, interessante, piacevole e sexy, all’interno di un supermercato, IO non ho mai creduto, tanto da ritenerla una bufala dalle proporzioni mega galattiche.

Alla Ricerca della Pazienza Perduta...

Io lo so! Ognuno di noi conserva gelosamente una citazione, un aforisma, una frase che sente sua. Una di quelle che sembrano create su misura; una di quelle che attraverso poche parole riesce a spiegar le complessità della vita oppure, più semplicemente, si azzecca come colla vinilica a quel particolare tratto della propria personalità.
Io, in realtà, ne ho due (la solita egocentrica!), ma quella che più si presta all'argomento appartiene al grande Roberto Gervaso La pazienza è la virtù di chi ha tempo da perdere”.

L'Amore in Ritardo: imparare a bastarsi...


Presto o tardi, sia che si tratti di una singola circostanza o di un concatenarsi di avvenimenti ripetuti nel tempo, la nostra umana esistenza è inevitabilmente sottomessa ad una moltitudine di inquietudini, contraddizioni ed insicurezze, che follemente sopportiamo pur di abbracciare quello stato di felicità aleatoria denominato innamoramento

8 gen 2015

FLASH MOB: quando stupire diventa arte


Ho una confessione da fare.
Io adoro i flash mob! Ne sono irrimediabilmente attratta. Tutte le volte che me ne passa uno davanti io m’incanto. Sì, sì, ho proprio un’espressione ridicola sulla faccia, un po’ come quella di Yoghi davanti ad un barilotto di miele.

ANGER ROOM: Keep Calm and.....SPACCA!


Chiunque di noi, almeno una volta nella vita o forse anche più di una singola volta, sarà stato colto dall’insana fantasia di rivestire i panni di Micheal Douglas in "Un giorno di ordinaria follia". E, sempre allegoricamente, avrebbe  voluto abbandonarsi a quell’irrazionale sensazione di violenza, che conduce a sfogare la rabbia, lo stress accumulato, la frustrazione e il senso di impotenza verso qualunque cosa si trovi a portata di mano, identificando in quel preciso oggetto il viso del proprio capo ufficio, del partner, dell’ex, dell’amico traditore, della vicina rompiballe.

REGIFTING: ricicla il cattivo gusto!

Sarà pur vero che "a caval donato non si guarda in bocca", ma a volte bisognerebbe proprio scegliere il quadrupede con un pizzico di criterio in più, onde scongiurare il temuto esame odontoiatrico.
         Data la premessa, sarà opportuno tranquillizzare la famiglia, i parenti e gli amici, con i quali ho concluso da poche ore le solenni celebrazioni per il mio compleanno. Giuro che la scelta del tema da sviluppare per questa settimana è stata puramente casuale.....o quasi!

WEB ADDICTION: dal punto G al 3G


Una settimana fa postai su Twitter e Facebook il seguente messaggio: “Stasera faccio qualcosa di veramente TRASGRESSIVO....Spengo l’I-Phone!”.
         Non badai molto all’appeal che il post/tweet potesse suscitare presso i miei contatti o follower. Seppur scritto con evidente ironia, rimasi tuttavia di stucco nel constatare che per molti doveva sembrare davvero una forma di trasgressione nell’era 2.0. Sorrisi persino al “pazza”, attribuitomi da un’amica, che arricchì il commento con emoticon impaurite.

6 gen 2015

Tutta colpa di Morfeo


Ho qualche riserva nel trattare l’argomento di oggi. Non perché sia particolarmente complicato o insidioso, ma per gli effetti collaterali che ne scaturiranno dopo la lettura.
         Prevedo ahimè interrogatori serrati ai propri partner, installazione di videocamere in camera da letto, montaggio di specchi al soffitto, e così via. Infatti il tema che intendo dipanare riguarda il nostro modo di dormire, sostanzialmente come ci raggomitoliamo o come ci stravacchiamo fra le lenzuola, perché in base alle bizzarre posizioni, assunte fra le braccia di Morfeo, pare si possano dedurre alcune nostre peculiarità caratteriali, in particolare come ci rapportiamo con la vita in generale.

Due Cuori...e una bilancia!

Due giorni fa passeggiavo per le vie del centro e la mia attenzione fu catturata da una strana coppia di quarantacinquenni o giù di lì. La stranezza consisteva nel fatto che, osservando sia lui che lei, non potevi non notare la diversità sia nei rispettivi modi di fare e sia nell’abbigliamento adottato. Una visione terrificante, lo ammetto.
            Lui presentava un look estremamente curato con immancabile ciuffo brizzolato da finto ribelle: mi pareva la parodia di uno di quei nuovi maschi metrosexual style molto in voga di recente, tenacemente ancorati a dei jeans simil leggins, la cui sola vista mi crea seri problemi di disorientamento sociale.
            Al contrario, sua nonna...Ops, scusate, volevo dire la sua compagna presentava nel complesso un outfit alquanto sciatto e talmente anonimo che per un secondo son stata tentata di donarle 50 centesimi, alla stregua di una qualsiasi mendicante al semaforo.
            Il primo pensiero che mi ha attraversato la mente di fronte a quei due soggetti così mal assortiti è stato il seguente: lui ha l’amante!

Sognando.....in Incognito

Il mio attuale status da desperate housewife (per la cronaca, molto desperate e poco housewife) mi ha da poco riconciliata con quell’aggeggio fornito di tubo catodico che la gente comunemente definisce “televisione”. Confesso di averlo abbandonato per circa tre anni al suo inesorabile destino: ovvero, quello di fungere da ingombrante soprammobile nella mia libreria, a cui di tanto in tanto mi assicuravo di evitare il proliferare di antiestetiche ragnatele.

In verità, non parlerei di un’effettiva riconciliazione, sarebbe più opportuno limitare il tutto ad una momentanea pausa di riflessione, viste le accese dispute tra me e quel coso lì. In fondo, non è l’oggetto in sé che crea problemi, quanto il contenuto che negli ultimi anni ha proposto (e continua a proporre), per il quale, un non meglio precisato giorno di qualche anno fa, ho volontariamente preso le distanze, trovando conforto nel morbido fruscio che solo le pagine di un libro sono in grado di donare. Com’era prevedibile, il televisore non l’ha presa molto bene...

#IWISHYOU

Ebbene sì, il periodo si presta. Volenti o nolenti, è arrivato l’inevitabile momento in cui si prende carta e penna e s’inizia a tracciar ipoteticamente un bilancio personale, dove lentamente s’intrecciano con naturalezza ciò che è stato, ciò che continua ad essere e ciò che vorremmo che sia.

5 gen 2015

Chocolat: il cibo degli Dei


Ciao, sono Alessia e non mangio cioccolato da tre mesi, due settimane, cinque ore e sedici minuti!”.
“Brava Alessia!!!”.
Con espressione compiaciuta, mi godo questo piccolo momento di vittoria personale, evidenziato da un affettuoso ed incoraggiante applauso dalla mia groupie di sostegno.... immaginaria. Va beh, qualcuno ha l’amico immaginario, io fantastico di avere una vera e propria groupie, che mi segue ovunque, dandomi supporto nei momenti difficili, e che, soprattutto, sa come coccolare la mia altalenante autostima. Pizzico d’invidia, eh?

La Banalità del Male

“Ai miei tempi...”. Ho sempre avuto paura del momento in cui sarei arrivata, non solo a pensare a questo incipit, ma addirittura a pronunciarlo per poi completarlo con una frase di senso compiuto. Sapevo, e ne sono tuttora consapevole, che avrebbe segnato la mia fase di transizione dallo status di ragazza all’esser bollata come donna. E la conferma arriva ogniqualvolta che qualcuno, anagraficamente molto più giovane, si rivolge a me dandomi del lei  e regalandomi brividi di angoscia nell’affibbiarmi il titolo di "signora".

A.A.A. Fittasi Marito


Oscar Wilde, nella sua infinita ironia e saggezza, dichiarò che “il marito ideale rimane celibe”. E questa credo che sia una di quelle riflessioni a cui saranno giunti un po’ tutti gli uomini, a cui le rispettive compagne rimproverano una certa negligenza nei cosiddetti “lavori domestici”.
            Quanto avrà sbuffato Lui ascoltando i predicozzi e le lamentele di Lei per quella mensola un po’ penzolante? E quante volte Lei avrà alzato gli occhi al cielo spazientita per quel tubo gocciolante che Lui si rifiuta di riparare? Bah, ho l’impressione che di un simile conteggio se ne siano perse le tracce.

Il Circo Ecologico

Ogni anno, a cavallo tra la stagione autunnale e quella invernale, per un paio di mesi circa, mi ritrovo come dirimpettai una piccola comunità di giostrai, proprietari di un Luna Park dalle modeste dimensioni. Mi capita spesso in quel periodo di sbirciare oltre il vetro della mia finestra e venir catturata dalla girandola di luci colorate che illumina festosamente l’intero quartiere. Osservo quelle strane ombre allungarsi sui palazzi circostanti e danzare sulle note ritmate di una variopinta playlist.

La sconfitta come valore nello sport

Da ex atleta, quando mi fu concessa la possibilità di lavorare nel mondo dello sport, confesso che mi sentii divisa in due. Una parte di me era entusiasta all’idea di sperimentare finalmente le conoscenze di marketing acquisite negli anni e sino ad allora rimaste solo teoriche. L’altra me stessa, invece, era terrorizzata dalla sfida che di lì a breve si sarebbe prospettata, ovvero la possibilità di valorizzare ed innovare non un prodotto tangibile e ben identificato, ma un servizio, carico di elementi immateriali e di difficile comparazione. A tutto ciò si aggiunga pure che il servizio in questione riguardava  un’attività sportiva, la cui conoscenza si basava né più e né meno su luoghi comuni e leggende metropolitane.